Anche il Ns. Istituto è stato invitato a partecipare al Convegno realizzato da Unindustria il 27 Maggio, in quanto considerato di livello internazionale. Con il Vicario Prof. Paolo Ciafardini, la Dirigente Dott.ssa Roberta Monti ha presentato un documento sotto pubblicato attinente il tema dell’internazionalizzazione della formazione e dall’innovazione e-lerning legato al rapporto con le imprese, gli enti e le aziende (leggi alternanza- scuola- lavoro). L'osservatorio nazionale sull'internazionalizzazione della scuola pubblica ogni anno il suo report riguardante la scuola italiana.
Come ogni indagine non può essere, ovviamente, esaustiva, ma ci può dare spunto per qualche utile riflessione anche quest'oggi. Perché quando si parla di internazionalizzazione vengono immediatamente in mente i progetti erasmus, le lezioni in lingua straniera che noi addetti ai lavori chiamiamo CLIL. Ci vengono in mente le estati all'estero, ma non immediatamente ci viene in mente la stretta relazione che scuola e imprese hanno nell'aprirsi alle realtà straniere e trarne, entrambe, il meglio. Da questa indagine emerge come le scuole stiano migliorando rispetto al passato, ma ancora tanta strada si debba fare per adeguarci ad alcune nazioni europee che, per cultura, tradizione, storia, mostrano uno sguardo più aperto del nostro. L'internazionalizzazione, dicevo prima, ha un fortissimo legame con le aziende, ma non sempre le scuole hanno l'occhio per coglierlo: Chiedendo direttamente agli studenti è venuto fuori che il 46% di loro non ritiene he la scuola informi adeguatamente sulle attività culturali del territorio, il 54% pensa che non siano attivate sufficienti collaborazioni con aziende ed enti del territorio, il 46% non distiene ci siano abbastanza incontri con esponenti istituzionali. Ma il 54% ritiene, invece, che ci siano varie attività di collaborazione con altri istituti del territorio. Sono dati veritieri? Forse non del tutto ma sicuramente ci mostrano la percezione che gli studenti hanno. Come dirigente di un prestigioso istituto del territorio credo che in questi anni si sia iniziato a lavorare molto bene tra scuole dando vita a progetti anche di grande qualità, ma ancora poco si sia guardato al mondo delle imprese. Questo è il vero nodo. Le imprese, gli enti, le aziende, soprattutto quelle significative e di spessore, sono per natura aperte al mercato globale, aperte alle nuove esperienze, portatori di quella mobilità positiva che stabilisce legami profondi con realtà diverse e, talvolta, lontane. Per questo sempre di più si deve riuscire a coinvolgere il mondo delle imprese nella vita della scuola in modo attivo, in un rapporto di mutua collaborazione. Penso al life long learning (la formazione permanente), penso all'attenzione alle innovazioni e alla ricerca. Penso alla competizione che, quando non viene portata all'esasperazione, crea il desiderio costante di migliorarsi. Ultimamente il Vergani si è ulteriormente aperto alle aziende creando una cucina innovativa e questo ha già portato ulteriori rapporti di collaborazione con università, privati, altre scuole e ci darà, una volta perfezionata, anche una grande visibilità multimediale. Gli studenti sono e saranno sempre al centro di ogni progetto perché solo così possono comprendere come diventare seri professionisti ed eccellere nei rispettivi campi. Bisogna imparare ad allargare la rete di collaborazioni, trovare nuovi partner e non avere paura di lanciarsi nella mischia. L'obbiettivo per noi è una formazione completa a 360 gradi